Presentato da: Masataka Sawaki*, et al.
*Dept. of Breast Oncology - Aichi Cancer Center, Nagoya, Japan
Messaggi chiave
- La terapia di combinazione con inibitori CDK4/6 (CDK4/6i) è raccomandata dalle linee-guida attualmente in vigore in Giappone e nel mondo come trattamento di prima linea (1L) del carcinoma mammario avanzato (ABC) HR+/HER2-. Tuttavia, non è stata ancora stabilita la strategia terapeutica ottimale dopo interruzione del trattamento con CDK4/6i + terapia endocrina (ET).
- Partendo da tale presupposto, è stato disegnato uno studio osservazionale retrospettivo che ha analizzato i pattern di trattamento successivo in una popolazione di pazienti giapponesi con ABC HR+/HER2- trattate con palbociclib (PAL) (in regime di combinazione) 1L nel periodo settembre 2017 - giugno 2021 e avviate poi a terapia di seconda linea (2L) (n = 224).
- Dallo studio è emerso come oltre la metà delle pazienti (n=136; 60,7%) abbia ricevuto una terapia su base endocrina come prima terapia successiva (CDK4/6i + ET: n=70, 31,2%; ET da sola: n=39, 17,4%; everolimus + ET: n=27, 12,1%), con una durata del trattamento osservata paragonabile ai risultati pubblicati in letteratura.
- La mediana del tempo al fallimento del trattamento successivo (TTF) è stata di 7,5 mesi, con gli esiti migliori (TTF mediano: 10,9 mesi, IC 95%: 6,5-15,6) osservati in associazione al regime CDK4/6i + ET, a suggerire una possibile superiorità di tale strategia di trattamento che dovrà essere tuttavia confermata da studi più ampi.
Background
Cosa c’è di noto su questo argomento?
- Palbociclib (PAL) è un inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti 4/6 (CDK4/6i) first-in-class, indicato per il trattamento dell’ABC HR+/HER2-.
- Due CDK4/6i sono attualmente disponibili in Giappone: PAL e abemaciclib (ABE).
- Negli studi clinici, l’associazione CDK4/6i + terapia endocrina (ET) ha dimostrato benefici clinici significativi rispetto all’ET da sola.
- La terapia di combinazione con CDK4/6i è vivamente raccomandata come trattamento di prima linea (1L) dalle linee-guida di trattamento attualmente in vigore in Giappone e nel mondo. Tuttavia, non è stato stabilito il trattamento successivo ottimale dopo interruzione della terapia con CDK4/6i + ET.
- Sono necessarie grandi quantità di dati per stabilire se le opzioni di trattamento disponibili mantengano la loro efficacia dopo trattamento con CDK4/6i. Nel presente lavoro, vengono descritti i pattern di trattamento successivo alla terapia con PAL adottati in Giappone in un contesto real-world, così da offrire indicazioni circa la terapia successiva ottimale.
Come è stato condotto questo studio?
- Questo studio osservazionale retrospettivo ha utilizzato una banca dati ospedaliera nazionale di richieste di risarcimento gestita da Medical Data Vision (MDV). Tale banca dati, una delle più ampie disponibili in Giappone, copre il 26% degli ospedali giapponesi per acuti, compresi 226 centri oncologici.
- Sono stati valutati i dati di pazienti che erano state trattate con PAL nel periodo settembre 2017 - giugno 2021 e avevano poi ricevuto una terapia di seconda linea. Qualsiasi trattamento per ABC avviato entro 30 giorni è stato considerato parte di un regime.
- Utilizzando il metodo di Kaplan-Meier, è stata stimata la mediana del tempo al fallimento del trattamento (TTF) successivo.
Risultati
Cosa ha evidenziato questo studio?
- A partire dalla banca dati, gli autori hanno identificato 1170 pazienti con ABC HR+/HER2- trattate con PAL, 398 (34%) delle quali avevano ricevuto una terapia di combinazione come trattamento 1L.
- L’età mediana all’avvio di PAL era 64 anni (range 53–72) e il 13,0% delle pazienti era in pre-/peri-menopausa.
- Delle 398 pazienti, 224 (56,3%) hanno ricevuto una terapia dopo PAL + ET. La terapia su base endocrina è stata comunemente utilizzata come prima terapia successiva (n=136; 60,7%), includendo i regimi CDK4/6i + ET (n=70; 31,2%), ET da sola (n=39; 17,4%) e everolimus + ET (n=27; 12,1%). Delle 81 (36,2%) pazienti avviate a chemioterapia come prima terapia successiva, 27 (12,1%) hanno ricevuto un regime di combinazione bevacizumab + chemioterapia.
- Il TTF mediano (IC 95%) della prima terapia successiva è risultato pari a 7,5 mesi (6,5-8,4).
- Il TTF mediano (IC 95%) più lungo tra i regimi utilizzati come prima terapia successiva dopo PAL + ET – 10,9 mesi (6,5-15,6) – è stato osservato nelle pazienti avviate a CDK4/6i + ET. Delle 70 pazienti che hanno ricevuto tale terapia, 36 hanno cambiato solo il tipo di CDK4/6i, 17 solo il tipo di ET e 12 sia il tipo di CDK4/6i che il tipo di ET, con un TTF mediano (IC 95%) di 20,1 mesi (6,5-NR), 8,7 mesi (2,9-11,2) e 7,7 mesi (2,6-NR), rispettivamente.
- Non è stata osservata alcuna tendenza evidente in termini di correlazione tra il TTF di PAL + ET come trattamento 1L e il TTF della successiva terapia con ABE.
Conclusioni e prospettive
Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?
- Oltre la metà delle pazienti ha ricevuto una terapia su base endocrina dopo trattamento 1L con PAL + ET e la durata del trattamento osservata è stata paragonabile ai risultati degli studi clinici ad oggi pubblicati, anche dopo trattamento con PAL.
- L’associazione ET + terapia mirata e la chemioterapia rappresentano opzioni di trattamento accettabili dopo PAL + ET.
- Nell’ambito della pratica clinica giapponese, un terzo delle pazienti ha ricevuto CDK4/6i + ET dopo PAL + ET; saranno tuttavia necessarie ulteriori indagini per confermare l’efficacia di tale strategia di trattamento.
Disclosure: M Sawaki: No financial relationships to disclose.
Fonte: SABCS 2022; P4-01-26