Presentato da: Johannes Ettl*, et al.
*Klinikum rechts der isar, Frauenklinik und Poliklinik, Technische Universität München, Munich, Germany
Messaggi chiave
- Malgrado l’associazione di inibitori CDK4/6 e terapia endocrina (ET) sia diventata lo standard di cura nel trattamento di prima linea del carcinoma mammario metastatico (MBC) ER+/HER2-, grazie agli ottimi risultati in termini di controllo della malattia, sopravvivenza e qualità della vita emersi da numerosi studi, l’uso upfront della chemioterapia è ancora una pratica comune in pazienti con malattia viscerale sintomatica e/o elevato carico tumorale.
- ABEMACARE è uno studio osservazionale, prospettico, multicentrico, che si propone di indagare l’efficacia (valutata in termini di migliore tasso di risposta obiettiva) di abemaciclib in associazione a ET come trattamento di prima linea in questa specifica popolazione. Lo studio valuterà inoltre il possibile ruolo del DNA tumorale circolante come marcatore predittivo di risposta tumorale precoce.
- Sono considerati eleggibili allo studio pazienti con diagnosi documentata di MBC ER+/HER2- e malattia misurabile che presentino segni o sintomi clinici di malattia viscerale oppure segni di elevato carico tumorale. Sono invece esclusi i pazienti già trattati con inibitori CDK4/6 in qualsiasi setting o già sottoposti a terapia di prima linea per malattia metastatica.
- L’arruolamento è stato avviato a dicembre 2020 e, alla data del 1° luglio 2022, sono stati inclusi 51 pazienti. L’obiettivo di arruolamento è di 96 pazienti.
Background
Cosa c’è di noto su questo argomento?
- L’associazione di inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6) e terapia endocrina con inibitore delle aromatasi (AI) o fulvestrant è diventata lo standard di cura nel trattamento di prima linea del carcinoma mammario metastatico positivo per i recettori estrogenici (ER), HER2-negativo.
- Numerosi studi hanno fornito risultati eccellenti in termini di controllo della malattia, sopravvivenza e mantenimento della qualità di vita.
- In MONARCH 2 (NCT02107703) e MONARCH 3 (NCT02246621), le pazienti con metastasi epatiche hanno ottenuto un beneficio particolarmente ampio dall’uso di abemaciclib.
- Malgrado tali evidenze, molti pazienti del mondo reale con carcinoma mammario metastatico endocrino-sensibile vengono ancora trattati in prima linea con chemioterapia. La presenza di malattia viscerale sintomatica e/o di un elevato carico tumorale è spesso vista come ragione sufficiente per l’uso upfront della chemioterapia, anche in assenza di crisi viscerale.
- ABEMACARE (NCT04681768) si propone di determinare l’efficacia di abemaciclib in associazione a terapia endocrina come trattamento di prima linea in questa specifica popolazione di pazienti. Sarà inoltre affrontato il quesito se il DNA tumorale circolante (ctDNA) possa essere utilizzato come biomarcatore predittivo di risposta tumorale precoce.
Come sarà condotto questo studio?
- ABEMACARE è uno studio osservazionale prospettico, multicentrico, non interventistico.
- Lo studio, condotto presso 10 centri oncologici tedeschi, prevede l’arruolamento di 96 pazienti sottoposti a trattamento di prima linea con abemaciclib in associazione ad AI o fulvestrant.
- L’arruolamento è stato avviato nel dicembre del 2020.
- Alla data del 1° luglio 2022, sono stati inclusi 51 pazienti presso sei centri sperimentali.
- Sono considerati eleggibili pazienti con diagnosi documentata di carcinoma mammario metastatico ER+/HER2- e malattia viscerale misurabile che soddisfino uno dei seguenti criteri di inclusione: presenza di segni o sintomi clinici di malattia viscerale (per es., versamento pleurico, ascite, dolore addominale da metastasi epatiche o peritoneali, dispnea da versamento pleurico o linfangite polmonare, aumento degli enzimi epatici o del livello di bilirubina [>2x il limite superiore di normalità, o ULN]) o di segni di elevato carico tumorale (per es., LDH >399 U/l con K+ nell’intervallo normale, livelli anormali di CEA o CA 15-3 [>2x ULN], segni radiologici di linfangite polmonare, infiltrazione del midollo osseo citologicamente confermata).
- Sono esclusi dallo studio i pazienti con anamnesi di pregresso trattamento con inibitore CDK4/6 in qualsiasi setting o già sottoposti a terapia di prima linea per malattia metastatica.
- L’endpoint primario è il migliore tasso di risposta obiettiva (ORR), definito come percentuale di pazienti con risposta parziale (PR) o risposta completa (CR) al trattamento in studio secondo i criteri di valutazione RECIST v1.1. L’ORR sarà analizzato mediante test del chi quadro a un gruppo a un livello di significatività del 5%. Le ipotesi testate sono: H0: ORR = 0,43, HA: ORR ≠ 0,43. Sarà inoltre fornito l’IC al 95% associato.
- Lo studio prevede anche la valutazione di una serie di endpoint aggiuntivi relativi al controllo della malattia e agli esiti riferiti dai pazienti.
- L’analisi del ctDNA sarà effettuata su campioni di plasma raccolti ai giorni 1 e 15 del ciclo 1 e al giorno 1 dei cicli 2 e 3.
Clinical trial identification: NCT04681768
Disclosure: J Ettl: Amgen, Celgene, Eisai, Myriad, Teva: Consulting Fees (e.g., advisory boards) (Ongoing); Novartis: Consulting Fees (e.g., advisory boards) (Ongoing); Pfizer, Pierre Fabre, Lilly, Roche, AstraZeneca, Daiichi, Gilead, Seagen: Consulting Fees (e.g., advisory boards) (Ongoing).
Fonte: SABCS 2022; OT2-01-09